Il paesaggio delle 5 terre è
compreso tra il promontorio a occidente di Monterosso e il crinale
montuoso di Portovenere. Il profilo di queste coste è scosceso
e in alcuni tratti addirittura a strapiombo sul mare, le pendici
sono ricoperte alternativamente da coltivazioni di viti, rocce,
e superfici incolte ricoperte da pini e ginestre. Tra queste creste
montuose degradanti sul mare trovano posto i paesi delle 5 terre:
Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso.
I fondali delle 5 terre sono notevolmente profondi
e sono considerati, in tutta la Liguria, i più ricchi di
fauna marina; le triglie, gli sgombri e i tonni sono i principali
abitanti estivi. Il mare delle 5 terre rappresenta, quindi, un habitat
naturale inestimabile e per questo è diventato un parco marino
cosi che possa essere salvaguardato

L'area marina protetta delle 5 terre
La presenza di specie animali e vegetali nel tratto
di mare delle 5 terre ha portato alla creazione di un parco marino
per salvaguardarne l’habitat e la vita. Le ripide pareti di
Punta Mesco ospitano la rarissima specie dell’ Eunicella verrucosa
e il Corallo nero. Queste acque sono comprese nel Santuario dei
Cetacei per la presenza di balene. Le finalità che hanno
portato alla costituzione di un parco marino sono:
- Tutelare e valorizzare le risorse geologiche
- Migliorare la cultura generale su ecologia e biologia marina
- Realizzare studi e ricerche
- Dare nuovo vigore alle attività del luogo
- Proteggere l’ambiente

Parco terrestre delle 5 terre
Oltre alle grandi risorse marine, le 5 terre, sono
conosciute anche per le risorse ambientali terrestri.
E’ nato nelle 5 terre anche un parco terrestre per salvaguardare
le risorse del territorio che và da Tramonti a Monterosso.
Gli antichi abitanti di questi luoghi per la ferrea necessità
di ricavare spazi coltivati hanno sostituito l’antica vegetazione
con muretti a secco e fu un’impresa titanica, che diede origine
ad un paesaggio unico e irripetibile. Purtroppo con il passare del
tempo l’uso e la manutenzione di questi muretti è andata
via via a scomparire. Il compito del parco nazionale è quello,
quindi, di recuperare e conservare questo esempio di architettura
del territorio e rilanciare la coltura della vite che dà
origine al prestigioso vino passito Sciacchetrà.

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