Il mitile
Mollusco
bivalve appartenente all’ordine degli anisomiari. Racchiuso
in una conchiglia uniforme equivalve ricoperta da una epidermide
liscia e nera. L’interno è madreperlaceo ed il corpo
presenta una mantello con l’orlo nero frangiato sottoquale
si distinguono quattro branchie lamellari. .
Mitilicoltura
Nel 1887 Emanuele Albano, giunto da Taranto, aveva
intuito che a causa del giusto grado di salinità delle acque,
il golfo rappresentava il luogo adatto per l’allevamento e
la coltivazione dei mitili.

Nel 1880 si costituì la società S. Albano
&C. che andò avanti per 15 anni raggiungendo il primato
rispetto a Taranto per la solidità della conchiglia e grossezza
degli esemplari.
Dopo la II guerra mondiale si costituirono 4 cooperative:
Proletaria, Sociale, Spezzina, Speranza, che però si sciolsero,
meno la Proletaria che incorporò le altre. Per la costruzione
degli impianti si utilizzavano pali di legno possibilmente di castagno,
conficcati per circa 2 metri sul fondo del mare. Appese a questi
pali venivano appese le “reste”.

Dopo un’epidemia di colera a Napoli nel 1973
lo Stato emanò leggi per regolare il commercio dei mitili
e disposizioni sanitarie; si stabilì che il prodotto venisse
analizzato, catalogato e confezionato in pacchetti recanti tutti
i dati riguardanti il vivaio di provenienza, il responsabile e la
data di scadenza.
Nel 1977 si impose l’obbligo di depurazione
dei mitili con la stabulazione. Lo stabulatore venne costruito a
Santa Teresa. I produttori spezzini decisero di riunirsi in cooperative:
- la Cooperativa Mitilicoltori Spezzini (70 soci);
- la Cooperativa “La Proletaria” (19 soci);
- la Cooperativa Mitilicoltori Associati che riunisce i produttori
delle 2 due anzidette Cooperative oltre a gestire lo stabulatore
S. Teresa.
Allo stato attuale la superficie degli impianti si
sviluppa su 196000 mq. con una produzione annua di 3000 quintali.
Itticoltura Punta Pezzino
L’impianto di itticoltura del Pezzino viene
utilizzato per l’allevamento di orate e branzini ed è
composto da 76 vasche, produce 350t di prodotto ittico. Realizzato
nel 1987 si trova a Punta Pezzino nel Golfo delle Grazie. Il prodotto
viene inviato in tutta la Liguria e ha ricevuto dei riconoscimenti
per la qualità a livello nazionale. L’allevamento del
Pezzino è considerato uno dei migliori, il più moderno
e quello che produce il miglior pesce in Italia.

Caratteristiche dell'allevamento del pezzino
L’impianto di itticoltura del Pezzino è
un impianto in-shore per l’allevamento di orate e branzini,
gestito dalla società “Spezzina itticoltura”.
Quest’allevamento è l’unico della Liguria, e
uno dei pochi in Italia (ce ne sono una ventina).
Realizzato nel 1987 si trova a Punta Pezzino nel Golfo delle Grazie.
Attualmente è composto di 76 vasche e occupa un’area
di 19.000 mq.
Dal 1988 è in via di sperimentazione l’allevamento
del dentice.
Si producono 350 tonnellate di prodotto ittico.
Per ottenere questa produzione vengono comprati un milione di avannotti.
Nell’allevamento c’è una popolazione di 2.500.000
pesci: 1.000.000 di piccoli di un anno, 1.000.000 di due anni e
il rimanente del terzo anno che è quello che viene messo
in vendita.
Vengono fatti tre prelievi settimanali (lunedì, mercoledì
e venerdì)
Il prodotto appena pescato viene posto in contenitori con acqua
di mare a ghiaccio e portati subito nello stabilimento dove viene
messo in cassette, pesato e spedito ai clienti.
Il prodotto viene inviato in tutta la Liguria attraverso grandi
catene di distribuzione da cui ha ricevuto dei riconoscimenti per
la qualità a livello nazionale
La pesca avviene sotto la supervisione dei veterinari dell’U.S.L.
L’allevamento del Pezzino è considerato uno dei migliori,
il più moderno e quello che produce il pesce migliore in
Italia.

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